È giusto coltivare l’ambizione? La mia esperienza


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Il mondo di oggi un po’ ce lo impone, ma è giusto coltivare l’ambizione? E che tipo di ambizione? Vi racconto la mia esperienza.

 

Che cos’è l’ambizione?
Il desiderio di ricevere un riconoscimento, il conseguimento di un obiettivo a cui teniamo.
Questo almeno è il lato positivo dell’ambizione, quello che ci motiva e ci rende determinati e che ci sostiene e far sí che non ci lasciamo abbattere dalle avversità. 

Fin qui tutto bene. Le cose cambiano se invece essere ambiziosi significa voler far condividere a tutti il nostro punto di vista, cercando di convincerli ad amare ciò che amiamo e detestare ciò che non amiamo, cercando in qualche modo di usare il nostro ascendente sugli altri così da condizionarne il modo di pensare.
Ecco, questo è un modo poco sano, a mio avviso, di usare l’ambizione, ma è un modo diffuso nel mondo di oggi e di cui vediamo manifestazioni tutti i giorni. 

Noi concentriamoci invece sull’ambizione buona, quella che ci fa focalizzare l’attenzione e gli sforzi sulle nostre aspirazioni, sui nostri obiettivi più positivi e più nobili, che siano umani o legati alla carriera. 

All’ambizione si viene educati e secondo me, in un mondo come quello in cui viviamo, è giusto farlo. Non perché i ragazzi debbano essere spinti ad avere per forza gli stessi nostri obiettivi, o perché debbano avere delle ambizioni spropositate, ma semplicemente perché possano essere consci e del lavoro che serve per raggiungerli e consapevoli dei loro desideri e delle loro potenzialità

Vi ho già raccontato di come io da ragazza non fossi affatto consapevole (tutt’altro!) del mio potenziale. In più vivevo in un mondo, quello della “vecchia” unione sovietica, in cui l’ambizione non era certo una cosa ben vista, soprattutto se indirizzata verso cose considerate frivole come la moda, la televisione ed il cinema, cioè tutti quei settori in cui io poi ho sviluppato la mia vita professionale.

Quel che è certo mi aiutato è stato lo sport, che invece nel mio paese di origine è molto importante. Fare una vita da sportiva mi hai insegnato a temprarmi di fronte alle difficoltà e a desiderare mettermi alla prova e migliorarmi continuamente.

Poi è stato il caso a darmi l’opportunità di mettermi alla prova e in un mondo che, per mia cultura, non avrei mai considerato. 

Ed è stato allora che l’ambizione buona, quella che avevo imparato da sportiva, mi è servita a tirare fuori il meglio di me e ad imparare quanto fosse importante avere degli obiettivi su cui lavorare per migliorarsi, sia nel mondo del lavoro, sia in quello degli affetti, sia in quello dell’ evoluzione  personale più intima, che è qualcosa a cui mi dedico molto e di cui vorrei presto parlarvi. 

E voi cosa pensate dell’ambizione? Come la vedete? Scrivetemi qui sotto nei commenti e ne parleremo ancora.

 

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