Russia 2018: I mondiali secondo me


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Tra divertimento, sportività, accoglienza e patriottismo, ecco cosa significano i Mondiali Russia 2018 per noi russi secondo me.

Chi avrebbe mai immaginato che Mosca potesse somigliare a San Paolo!
Da quando sono iniziati i mondiali di calcio 2018 ricevo continuamente telefonate dalle mie amiche in Russia che mi raccontano che nelle nostre città sembra esploso il carnevale! 
Ovunque c’è aria di festa e la gente scende nelle strade con i costumi più buffi.

 

Mondiali Russia 2018 per noi russi visitatori

Sappiamo benissimo che la nostra squadra non è certo tra le favorite; in fondo è il fatto di essere i “padroni di casa” ad averci assicurato la presenza a questi Mondiali, ma i russi ce la stanno mettendo tutta per fare di Russia 2018 un momento memorabile e quanto è successo in campo finora, il nostro 3 a 1  contro l’Egitto, dimostra come la motivazione e l’orgoglio possono ribaltare le sorti di una partita.

Questo nel mio paese è un momento di grande euforia collettiva. Perché siamo sotto gli occhi del mondo per un evento pieno di bellezza, sportività, accoglienza, ma anche perché nessuno di noi si aspettava di poter vincere e di vedere improvvisamente la nostra squadra ed i nostri calciatori catapultati sulla ribalta del mondo calcistico.

Russia 2018: I mondiali secondo me

Mondiali Russia 2018 per noi russi Natasha Stefanenko

E’la prima volta nella storia che i Mondiali di calcio hanno luogo in Russia, a cavallo tra due continenti, Europa ed Asia, perché alcune delle nostre città sono in Asia, come la mia città natale, Ekaterinburg, che si trova sui monti Urali, che dividono Europa e Asia e che insieme a molte altre città russe è sconosciuta alla gran  parte degli europei.
Pensate che in città c’è addirittura un obelisco posto proprio al confine tra i due continenti e dove ci si può fotografare con un piede in Europa ed uno in Asia.

Patriottismo alle stelle, orgoglio russo anche, nella metro e per le strade tutti si danno da fare per dare una mano con la nostra lingua, che è parecchio difficile, ed essere accoglienti come la nostra cultura prevede.

Sono molto orgogliosa di come il mio paese d’origine sta sfruttando quest’occasione per farsi conoscere non solo per la bellezza delle donne russe, ma anche per l’ospitalità, la cultura e tutto quanto potrà far entrare nelle case e nei cuori dei telespettatori e di chi visita il paese.

Mi auguro quindi che oltre al ritorno economico che questo grande evento mondiale porterà a breve termine, a lungo termine l’effetto possa essere quello che ha avuto Expo per Milano: una vetrina per creare curiosità verso la Russia e permettere al mio popolo di dare il meglio di sé.

Quindi, seguitemi per commentare insieme Mosca 2018 e gli eventi dei Mondiali sul mio canale Instagram  e il 25 giugno a Tiki Taka su Italia 1 per il mio commentone della partita Russia Uruguay.

Un’ultima cosa. Ho un solo dispiacere: non vedere l’Italia giocare nel mio paese. Perché veder giocare due squadre del cuore invece di una sola sarebbe stata un’altra cosa.

 

Vuoi scoprire qualcosa di più sul mio paese? Leggi i miei post sulla Russia.

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