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Le vite da donne, mogli e madri di due attrici straordinarie fino alle nomination ai Premi oscar 2016 come migliore attrice. Cate Blanchett e Kate Winslet.
Una è australiana, l’altra inglese.
La prima, Cate Blanchett, una vita sentimentale senza scossoni la seconda, Kate Winslet qualche ripensamento l’ha avuto.
Ad accomunarle la determinazione, il talento, famiglie numerose, impegno sociale e, quest’anno, alla notte degli Oscar, forse la possibilità di sollevare tra le mani la stessa statuetta, come miglior attrice protagonista Cate per “Carol”, non protagonista Kate per “Steve Jobs”.
Cate Blanchett, nata a Melbourne in una famiglia poco fortunata (il padre muore quando lei è bambina), studia musica e danza e poi, quasi per caso, si ritrova a 18 sulle scene di un film arabo. Comincia allora a studiare arte drammatica e a recitare: teatro, piccolo schermo e poi, nel 1997 il salto con “Paradise Road”.
Anche nella vita reale è un momento magico. Nel 1997 sposa il drammaturgo, sceneggiatore e regista australiano Andrew Upton a cui è legata ancor oggi.
Regina perfetta in “Elizabeth” (1998), che le vale una candidatura all’Oscar, è poi in “Un marito ideale,” “Il talento di Mr. Ripley” e, memorabile fata-elfa, ne “Il Signore degli Anelli”.
Il lavoro non le impedisce di dedicarsi anche alla sua numerosa famiglia, tutta al maschile.
Nel 2001 nasce Dashiell John, nel 2004 Roman Robert e nel 2008 Ignatius Martin.
Oscar come migliore attrice non protagonista nel 2005 per “The Aviator”, dove interpreta Katharine Hepburn. Poi, tra i suoi tanti film, ci saranno “Babel”, “Il curioso caso di Benjamin Button” “Blue Jasmine” di Woody Allen, secondo Oscar e personaggio femminile meraviglioso!
L’anno scorso è stata la favolosa matrigna di “Cenerentola” (2015), mentre nella vita reale adottava Edith Vivian Patricia, la sua quarta bambina.
Quest’anno arriva agli Oscar con un film bellissimo: “Carol” storia vera di una donna e mamma che si innamora di un’altra donna e decide di fare outing nell’America degli anni ’50.
Ai Premi Oscar 2016 per la migliore attrice: Cate & Kate.
Kate Winslet, candidata al primo Oscar a soli 22 anni, di candidature ne ha poi avute altre sei, e ha ottenuto la statuetta dorata per “A voce alta” (The Reader, 2007).
Figlia d’arte (entrambi i genitori sono attori teatrali) ha calcato fin da giovanissima le scene e a 17 anni appare per la prima volta sul grande schermo in “Creature del cielo”.
Poi sono una serie di successi, da “Ragione e sentimento” di Ang Lee a “Amleto” di Kenneth Branagh, fino a “Titanic”, seconda candidatura agli Oscar.
Mi piace Kate Winslet che, ancora molto giovane e all’apice del successo, fa anche scelte particolari, come quella di recitare al sesto mese di gravidanza in “Enigma”, scegliere ruoli complessi come in “Iris – Un amore vero” e poi registrare audio-libri di fiabe per bambini e prestare la voce per il film di animazione “Christmas Carol”.
Nel 2000 diventa mamma di Mia Honey, e nel 2003 di Joe Alfie e poi sullo schermo in “Neverland” (2004) è Sylvia, la mamma dei quattro bambini che ispirarono le avventure di Peter Pan.
Scelte non facili neanche nella vita privata: il suo primo matrimonio dura solo tre anni, il secondo sette, ma dopo un periodo a New York, Kate decide di tornare a Londra per permettere ai suoi figli di essere più vicini ai loro padri.
Intanto i bambini sono spesso con lei sul set e pare siano gelosissimi quanto lei deve girare scene d’amore.
Mamma per la terza volta, di Bear, nato nel 2013 dal suo matrimonio con Ned Rocknroll, ad accompagnarla all’altare è stato Leonardo DiCaprio, amico di sempre.
Quest’anno è nel cast della pellicola “Steve Jobs”. La sua interpretazione le è già valsa un Golden Globe, ma io incrocio le dita anche per l’Oscar.
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