Natale da bambina: i miei ricordi


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La magia del Natale è anche nella memoria dell’attesa e dello stupore. Vi racconto com’era in Russia  il mio Natale da bambina.

Quando ripenso ai miei Natali da bambina sorrido e mi prende una gran gioia. Succede anche a voi?
Il Natale in fondo è magico dappertutto, pur con usanze e abitudini parecchio diverse.
Prima di tutto perché da bambina io il Natale non lo festeggiavo a Natale! Dal 1929 la festa di Natale era stata abolita, per poi essere reintrodotta solo dopo il crollo dell’Unione Sovietica e da allora si festeggia il 7 gennaio. (il perché ve lo spiego qui)
Eh, lo so, la faccenda si fa complicata.
Per 70 anni in Russia il girono più importante dell’anno è stato Capodanno.
Il 31 festeggiavamo un po’ tutto concentrato: l’arrivo dell’Anno Nuovo ed anche il “Vecchio” Natale, (si chiama Rozhdjestvò, provate a pronunciarlo!).
In un giorno, anzi una notte, accadeva di tutto, tant’è che tutte le usanze popolari russe  prevedono che non si faccia in quella notte quello che NON si vuole accada  poi nel corso del nuovo anno: si saldano i debiti prima, non si prestano soldi a Capodanno e soprattutto non si dorme, o sarà un anno sonnolento e poco vivace.
Da bambina però il Capodanno in sé non era così importante e la magia dell’attesa era tutta per Babbo Natale e la sua nipotina e aiutante Snegurokca, che lo accompagnava in visita di casa in casa.
Natale da bambina stefanenko
Da noi Babbo Natale, Nonno Gelo, non padssava dal camino  (sarà perché per ovvi motivi è sempre acceso?), ma bussava alla porta e tutti i bambini in fibrillazione si preparavano ad accoglierlo con canti e poesie.
Ricordo come fosse oggi che imparavo tutto a memoria per non sgarrare davanti a lui. La mania di perfezionismo quando mi devo esibire, come vedete ce l’ho da sempre!
Natale da bambina Natasha stefanenko
E poi ricordo lucine e decorazioni, proprio come voi e mandarini in quantità, ma anche quell’ insalata russa che in Italia è diventata celebre negli anni ’80 e ’90 e da noi è una versa istituzione (se volete cimentarvi nella preparazione della vera insalata russa, seguite la mia ricetta).

L’ultimo dei miei ricordi è per la mezzanotte, quando tutte le tv erano accese sul primo canale per ascoltare i 12 rintocchi dalla piazza Rossa. Ed anche in quel caso non si poteva arrivare impreparati, perché i desideri andavano espressi entro quei 12 rintocchi!E voi cosa ricordate dei vostri Natali da bambini?
Non vedo l’ora di leggervi.
2 Comments
  • Bianka
    December 28, 2017

    Ciao Natasha,che piacere leggerti…io sono Bianka ,vivo in Italia e sono albanese e i nostri Natali sono lo stesso genere tuo…Ovviamente con il fatto che c’era la dittatura e le religioni erano abolite, non si festeggiavano feste religiose di conseguenza il Natale non si festeggiava,o meglio si festeggiava di nascosto,se no erano guai,si rischiava anche la galera se ti scoprivano.Quindi la festa per eccellenza anche da noi era il Capodanno.Il Vecchio Babbo Capodanno veniva con il giovane bambino Capodanno(sarebbe la rappresentazione dell’anno nuovo) a portare i regali…Con l’arrivo della democrazia nel 1990,il Natale si festeggia,ma é un po’strana una cosa sola,il fatto di babbo Natale e babbo Capodanno ancora é un dilemma…nel dubbio si fanno regali in tutte e due le feste😂Ovviamente la Befana non c’è!Un bacjo grande da Latina😘

    • nat
      January 9, 2018

      Esatto, era tutto uguale anche da noi, a parte il bambino. Da noi c’era la fanciulla di neve ( Snegurochka)…e tutte le bambine erano innamorati di lei:)

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