Essere mamma: ecco come la penso io


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Festa della mamma. Ci meritiamo davvero una festa? Io credo di si. Ecco cosa penso dell’Essere mamma. 


Non sono molto il tipo da feste comandate. E’ proprio l’idea del “comandato” che non mi piace.
Ma trovo carino che ci siano delle ricorrenze e che siano delle occasioni per festeggiare.
La Festa della Mamma è una di quelle a cui tengo di più.
“Ovvio”, direte voi. Però io non tengo a questa festa solo perché appartengo alla categoria, ma perché credo davvero che una mamma si meriti un giorno di festa, un giorno in cui le si riconosce il ruolo importante che svolge.

Non lo dico pensando che il ruolo di mamma sia imprescindibile nella vita di una donna, o che una donna che non provi le gioie (e le difficoltà) della maternità sia una persona a metà. Tutt’altro.
Credo che la nostra vita di relazioni, emozioni, sentimenti ed anche piaceri e  doveri possa benissimo essere appagante anche per chi decide (o a cui capita suo malgrado) di non essere madre.

Essere mamma ecco come la penso io stefanenko


Ma se invece capita di essere mamma, ecco, credo sia una di quelle occasioni in più che la vita ci regala.
Che madre sono io?
A guardarmi a distanza di vent’anni e con il senno di poi e la consapevolezza che solo l’età e le esperienze possono portare mi vedo così giovane e inesperta con quel pancione … tanto da farmi tenerezza.
Ero una mamma giovane, si, eppure non ho mai pensato che avessimo bruciato le tappe. 
Un figlio lo volevamo, ci sentivamo pronti come coppia ed io ho sempre pensato a noi come genitori più che a me sola come madre.

Ricordo benissimo le sensazioni del mio corpo che cambiava (ancora più giunonico di quanto io già non fossi!), la nascita di Sasha e poi i giorni e i mesi a scoprire quell’esserino, che ormai a settembre comincerà l’Università.
Da allora non c’è stato un giorno della mia vita in cui io non mi sia sentita mamma.
Che fossi a casa con la mia famiglia o lontana per il mio lavoro.
Che tutto filasse liscio o che io dovessi affrontare quei capricci prima e discussioni poi che fanno parte della crescita dei nostri figli.
O che mi trovassi a discutere a bassa voce con Luca per non farci sentire mentre decidevamo come comportarci sulle questioni più difficili.

Essere mamma ecco come la penso io natasha Stefanenko

Mi sono sentita mamma in ogni momento.
Dalla prima caduta in bici alle prime confidenze e la cosa buffa è proprio questa: è un ruolo che cambia e si evolve, ma restando in fondo sempre lo stesso.
Ecco, forse è questo lo strano di essere madre.
Pensi al pancione, alla nascita, ai primi tempi con il tuo bambino e non hai davvero idea di come le cose con il tempo cambieranno. Di tutti i ruoli che ti verrà chiesto di avere.
Ci si può preparare? No. Perché il resto è vita, semplicemente e ogni giorno è una sorpresa.

Allora perché ci meritiamo una festa?
Perché ci siamo sempre, imperfette, mentre ci dividiamo tra il lavoro e mille impegni e qualche volta non con l’orecchio o l’abbraccio pronto che i nostri figli si aspettano, ma insomma: siamo umane!
E il nostro ruolo forse è proprio questo: insegnare ad essere umani. Ditemi voi se c’è un mestiere più impegnativo.

 

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