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“Natasha Stefanenko, ma che piedi hai?” Me lo sento dire da sempre e non sapete che problema è stato …
Donne e scarpe, una storia d’amore che tocca tutte, no? Da bambine si infilano traballando i tacchi di mamma. Da ragazze si comincia a collezionarle. Da grandi diventa amore (in alcuni casi quasi una malattia, a dire il vero).
Beh, non è stato così per me. Vi stupirò ma su di me il tacco ha “attaccato” tardi.
Ed è successo in Italia. Ovvio. In un paese che somiglia ad uno stivale non può non esserci l’amore per le scarpe. Ed è contagioso.
Fino a prima di vivere in Italia mai avrei immaginato di poter scegliere una scarpa per ogni abito, o quasi. Quand’ero bambina, mia mamma mi comprava le scarpe due volte all’anno: stivali per l’inverno e una ballerina per l’estate. Niente di frivolo. Le scarpe dovevano essere soprattutto robuste e durare un paio di stagioni. Colore? Grigio, marrone o nero. C’est tout!
In più pensate che a 14 anni io portavo il 40! Non solo questo numero era difficile da trovare, ma io mi vergognavo da morire a chiederlo.
Così, nonostante mia mamma mi domandasse ogni volta se ero sicura, io mi ostinavo a chiedere il 39.
Quando poi sono arrivata ad accettare che mi serviva un 40, ecco che cresco ancora e il mio piede diventa un 41! E io daccapo a chiedere scarpe troppo strette per me…
“Natasha Stefanenko, ahi ahi i piedi sono un problema”, mi sono sempre detta.
Insomma, ho sofferto per una vita di mal di piedi! Fino a che sono arrivata nello Stivale.
In Italia ho imparato a camminare sui tacchi. Soprattutto ho imparato a riconoscere le scarpe e quelle giuste per me.
La cosa più scioccante i primi tempi era vedere le vetrine piene di scarpe colorate, perfino nel mio numero. Era come essere al Luna Park!
Ma ecco un nuovo problema: non sapevo cosa scegliere!
In Russia quando io ero una ragazza non c’erano i magazine femminili da cui imparare cosa portare con cosa. La prima edizione di Elle Russia è solo del 1996 (e pensare che la sua fondatrice, Hélène Gordon Lazareff, era d’ origine russa!!!).
Quindi per me era difficilissimo scegliere. Sapeste quanti errori ho fatto e quante scarpe “da zia” ho comprato!
Lavorando nella moda, poi, ho finalmente imparato come scegliere.
Ironia della sorte, ora vivo nella terra delle scarpe e, nonostante il mio metro e ottantacinque, guai a chi mi tocca il tacco!
Di chi sono le scarpe fotografate? Sandalo nero con borchie e scarpa bordeaux Alaia; scarpa dorata e décolleté a retina rossa di Miu Miu, décolleté fucsia di Francesca Piccini, scarpa beige di Cesare Paciotti come la décolleté nera a pois; scarpa nera con punta argento di Marco De Vincenzo.
Volete curiosare tra le mie scarpe? Aprite le porte del mio guardaroba su Pinterest.
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