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Dopo una vita insieme in Italia posso dirlo: sposare uno straniero può avere molti pro e pochi contro. Ecco cosa ne penso.
Quando sono venuta in Italia ormai tantissimi anni fa, non immaginavo assolutamente che avrei finito col passarci tutta la mia vita per amore.
Ero molto giovane e quindi forse immaginavo di poter incontrare qualcuno, ma mica pensavo a una cosa così seria!
D’altro canto fino ad allora, fino a che cioè non sono uscita quella che era ancora Unione sovietica, non avevo nemmeno idea di cosa significasse non solo un fidanzato o marito, ma nemmeno degli amici stranieri.
All’epoca tutti viaggiavamo molto meno di oggi e per noi russi tutto quanto esisteva oltre i nostri confini era parecchio nebuloso.
Quel che arrivava da noi dell’Italia era il Festival di Sanremo, che vedevamo in televisione.
Com’è andata poi lo sapete: Luca che ci prova con me per una scommessa, in discoteca con gli amici, e tre anni dopo si ritrova sposato!
Certo, nemmeno i miei genitori, né i suoi, si aspettavano di ritrovarsi come uno/una straniera in casa e e sono certa che nei primi tempi del nostro fidanzamento mia suocera qualche perplessità ce l’avesse.
Ad unirci, laddove mancavano una storia, una cultura, lingue, abitudini e tradizioni comuni, sono stati proprio gli insegnamenti delle nostre famiglie ed i valori che ci avevano trasmesso.
Insomma, siamo l’eccezione (ma non siamo gli unici) al classico detto “mogli e buoi dei paesi tuoi” e la prova che, nonostante le difficoltà che possono insorgere per tutte le infinite differenze che ci portiamo dietro (dalla cucina, alle tradizioni, alle espressioni uniche di ogni lingua ed intraducibili, al modo di gestire i rapporti con i figli, ma anche con amici e colleghi) i pro di un marito (o moglie) straniero sono tanti.
Sposare uno straniero: molti pro e pochi contro
Prima di tutto perché ciò permette di scoprire un nuovo modo di comportarsi e di pensare, il che e è una grande occasione di arricchimento. Inoltre l’occasione di conoscere da vicino un’altra cultura permette di mettere i discussione tanti luoghi comuni e rende decisamente più tolleranti.
Imparare un’altra lingua, oltre ad essere una fantastica opportunità per i figli che crescono bilingue, è una bellissima palestra per il nostro cervello, che così impara davvero a pensare in un’altra lingua.
E poi ci sono la cucina, l’arte, il cinema, la musica, la letteratura dell’altro da scoprire ed anche quando la religione è la stessa, le usanze e gli eventi possono essere molto diversi.
Certo, uno dei due fa inevitabilmente le spese della lontananza dal suo mondo d’origine. Famiglia ed amici oggi sono a portata di Skype, ma immaginate cos’è stato per me 25 anni fa avere i miei genitori lontani…
Abbracciare di persona i propri cari diventa un’occasione rara e quando si torna nel proprio paese sono tante le piccole cose che mancano.
Pero curiosità e tolleranza sono le chiavi di volta per trasformare quello che può essere un rapporto difficoltoso in un rapporto molto ricco per la coppia e per tutte le persone care che la circondano.
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